ART
Il sintomo non è soltanto un nemico da annullare, ma anche una voce a cui prestare attenzione, un messaggero inviato molte volte dalla parte più vitale di noi che desidera essere ascoltata.
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Il sintomo non è soltanto un nemico da annullare, ma anche una voce a cui prestare attenzione, un messaggero inviato molte volte dalla parte più vitale di noi che desidera essere ascoltata.
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Terapia individuale
Favorire una maggiore conoscenza del proprio Io, dei propri comportamenti, dei propri stili affettivi e relazionali è lo scopo della psicoterapia individuale che ha, inoltre, l’obiettivo di mitigare (o sostituire!) quello che genera più disagio e di rafforzare ciò che, invece, si dimostra essere funzionale.
La prospettiva della terapia con approccio sistemico-relazionale è quella di comprendere la funzione del sintomo di disagio nel contesto di appartenenza di ciascuno ed esplorare nuove strade, aumentare la libertà di scelta dell’individuo, per trovare strategie diverse e per apportare un rinnovato benessere personale e sociale.
La crescita della persona sarà il risultato di una buona collaborazione tra terapeuta e paziente che, insieme, analizzeranno e rielaboreranno i contenuti che emergono da ogni seduta.
Terapia di coppia
Il legame che unisce due persone soffre quando viene messo in discussione il desiderio di voler restare insieme al partner, quando la coppia non si arricchisce più a livello di crescita, quando l’intimità e la comunicazione sono andate sfumando nel tempo, quando si teme di non riuscire più a superare insieme gli ostacoli.
L’osservazione dell’interazione della coppia nella stanza di terapia consente di evidenziare le dinamiche relazionali fonte di incomprensione, disaccordo o sofferenza e di sperimentare degli interventi per modificarle.
Terapia familiare
Oltre al sostegno in caso di separazione o divorzio e al percorso post-adottivo, la psicoterapia familiare è volta a risolvere le dinamiche relazionali che causano sofferenza ai membri della famiglia.
Muri che si innalzano bloccando la comunicazione, ruoli troppo irrigiditi che esasperano le tensioni familiari sono sintomi di un malessere che, spesso, viene manifestato da uno dei figli ma che, in realtà, tutti avvertono in modo differente: se solo un membro della famiglia vive una situazione di disagio, questa sofferenza colpisce tutti gli altri, è inevitabile.
Una psicoterapia familiare può essere utile quando si manifestano eventi critici che vanno a disallineare l’equilibrio del sistema, come l’arrivo di un bambino, una malattia, l’adolescenza, cambiamenti economici o lavorativi, traumi vissuti da uno dei membri (lutti, incidenti, violenze). La terapia sarà incentrata sulla trasformazione delle dinamiche disfunzionali in funzionali, sulla comunicazione e sulla comprensione del sintomo dal punto di vista relazionale.
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Terapia individuale
Favorire una maggiore conoscenza del proprio Io, dei propri comportamenti, dei propri stili affettivi e relazionali è lo scopo della psicoterapia individuale che ha, inoltre, l’obiettivo di mitigare (o sostituire!) quello che genera più disagio e di rafforzare ciò che, invece, si dimostra essere funzionale.
La prospettiva della terapia con approccio sistemico-relazionale è quella di comprendere la funzione del sintomo di disagio nel contesto di appartenenza di ciascuno ed esplorare nuove strade, aumentare la libertà di scelta dell’individuo, per trovare strategie diverse e per apportare un rinnovato benessere personale e sociale.
La crescita della persona sarà il risultato di una buona collaborazione tra terapeuta e paziente che, insieme, analizzeranno e rielaboreranno i contenuti che emergono da ogni seduta.
Terapia di coppia
Il legame che unisce due persone soffre quando viene messo in discussione il desiderio di voler restare insieme al partner, quando la coppia non si arricchisce più a livello di crescita, quando l’intimità e la comunicazione sono andate sfumando nel tempo, quando si teme di non riuscire più a superare insieme gli ostacoli.
L’osservazione dell’interazione della coppia nella stanza di terapia consente di evidenziare le dinamiche relazionali fonte di incomprensione, disaccordo o sofferenza e di sperimentare degli interventi per modificarle.
Terapia familiare
Oltre al sostegno in caso di separazione o divorzio e al percorso post-adottivo, la psicoterapia familiare è volta a risolvere le dinamiche relazionali che causano sofferenza ai membri della famiglia.
Muri che si innalzano bloccando la comunicazione, ruoli troppo irrigiditi che esasperano le tensioni familiari sono sintomi di un malessere che, spesso, viene manifestato da uno dei figli ma che, in realtà, tutti avvertono in modo differente: se solo un membro della famiglia vive una situazione di disagio, questa sofferenza colpisce tutti gli altri, è inevitabile.
Una psicoterapia familiare può essere utile quando si manifestano eventi critici che vanno a disallineare l’equilibrio del sistema, come l’arrivo di un bambino, una malattia, l’adolescenza, cambiamenti economici o lavorativi, traumi vissuti da uno dei membri (lutti, incidenti, violenze). La terapia sarà incentrata sulla trasformazione delle dinamiche disfunzionali in funzionali, sulla comunicazione e sulla comprensione del sintomo dal punto di vista relazionale.
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Disturbi dell’alimentazione (DCA)
Anoressia e bulimia nervosa, binge eating disorder o disturbo da alimentazione incontrollata.
Tutte queste patologie sono contraddistinte da due elementi: una alterazione delle abitudini alimentari unita a una preoccupazione smisurata per le forme del corpo e per il peso, a tal punto da poter compromettere anche le capacità relazionali e lavorative di una persona che ne soffre.
Disturbi dell’immagine corporea (BID)
Si manifesta con una percezione alterata del proprio corpo che, nonostante l’evidente dimagrimento, viene percepito sovrappeso ed è uno dei sintomi tipici dell’anoressia e della bulimia nervosa.
Problematiche legate all’autostima
Nonostante l’autostima sia una grande lente capace di ingigantire o di minimizzare le risorse personali, i disturbi che la riguardano sono correlati alla sua assenza.
Avere una bassa autostima significa essere insicuri, sentirsi inadeguati alla situazione, incapacità di prendere delle decisioni, non avere il controllo dei propri stati emotivi.
Disturbo d’ansia, attacchi di panico
Affaticamento, irritabilità, alterazione del sonno, difficoltà a concentrarsi sono tutti sintomi di un disturbo d’ansia, una problematica che causa un forte disagio in quanto la persona non riesce ad impedire ai pensieri di interferire con la sua quotidianità.
Un disturbo di panico, invece, è contraddistinto dalla comparsa improvvisa di una paura o di un disagio capace di raggiungere il picco estremo in un tempo brevissimo.
Disturbi dell’umore
I primi sono caratterizzati da sentimenti di tristezza, apprensione, sensazione che nulla abbia valore, perdita di interesse nelle attività quotidiane, scarso desiderio sessuale, disturbi dell’appetito o del sonno, tendenza all’apatia e all’isolamento; i secondi, invece, sono caratterizzati dall’alternanza di episodi depressivi a fasi euforiche o irritabili.
Disturbi di personalità
… se l’insieme dei tratti stabili che rappresentano il modo in cui interagiamo, percepiamo e pensiamo a ciò che accade diventano meno flessibili a seconda delle circostanze, ci troviamo di fronte a un disturbo di personalità.
Questa problematica può essere classificata in tre categorie: disturbi caratterizzati da un comportamento bizzarro (paranoide, schizoide, schizotipico), da un’alta emotività (narcisistico, antisociale, istrionico, borderline) e da una forte ansietà (evitante, dipendente e ossessivo compulsivo).
Disturbi OCD
Il disturbo ossessivo compulsivo di personalità rende la persona che ne soffre tendente al perfezionismo e alla precisione maniacale, con una marcata preoccupazione per l’ordine e per il controllo di tutto ciò che accade.
Disturbi depressivi
Perdita di interesse in attività quotidiane che creavano piacere, peggioramento dell’umore, mancanza di energia, sensi di colpa, pensieri di morte sono alcuni dei tanti sintomi della depressione. Siamo abituati a parlare di depressione come un momento in cui ci sentiamo poco reattivi e giù di corda, ma questo sentimento può diventare una malattia.
Problematiche relazionali e affettive
Riguardano tutta la sfera comunicativa, affettiva ed emotiva. Sono causate dai legami problematici con i genitori, traumi subiti durante l’infanzia, convinzioni assolutistiche e distorte che vengono create sulla persona stessa o sul resto del mondo. ansia, rabbia, aggressività, isolamento, apatia, timore di non essere all’altezza sono solo alcuni dei sintomi che possono sfociare in disturbi psicosomatici o nevrotici, come il disturbo OCD.
Problemi psicosomatici
In questa categoria rientrano tutti quei sintomi fisici che non trovano una giustificazione esaustiva dal punto di vista medico, sebbene la sofferenza sia autentica.
Stress, mobbing e burn-out
Le malattie psicosociali legate al lavoratore sono date da un forte disequilibrio tra le proprie capacità e le richieste avanzate nei suoi confronti, un mix che sfocia in una richiesta di adattamento all’ambiente esterno con emicranie, stanchezza, difficoltà di concentrazione, assenze ingiustificate, sbalzi di umore.
Il mobbing è un intero processo che si articola in quattro fasi: conflitto giornaliero, vessazioni psicologiche, abusi ed esclusione. Lo scopo viene raggiunto quando la vittima consegna le proprie dimissioni al superiore.
Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti
Disturbo post-traumatico da stress, disturbo da stress acuto e disturbo dell’adattamento. Le prime due problematiche sono legate a ricordi involontari e spiacevoli di un dato evento a cui hanno assistito o che hanno vissuto in prima persona tramite flashback, sogni, reazioni fisiologiche se entrano in contatto con qualcosa che ricorda tale avvenimento.
Il disturbo dell’adattamento è dovuto a uno spettro di eventi molto variegato: la fine di un rapporto lavorativo o di una relazione sentimentale, difficoltà economiche, una malattia fisica, l’uscita della casa natale per vivere da soli, diventare genitori, sposarsi, non riuscire a raggiungere gli obiettivi personali… la sofferenza è sempre sproporzionata alla gravità dell’evento stressante e rischia di compromettere la vita della persona.
Disagi relativi all’esperienza della migrazione
patologie o disagi psicologici sviluppati in seguito all’abbandono del Paese d’origine magari per cause di forza maggiore, sociali o politiche, e ritrovarsi da soli in un Paese completamente diverso per cultura, religione, usi e costumi.
Elaborazione del lutto
la perdita di una persona cara, ma anche delle proprie finanze o del lavoro, o una grave patologia medica.
A differenza dei disturbi depressivi, il dolore da lutto è caratterizzato dai sentimenti di vuoto legati alla persona scomparsa.