ART
Non ho soluzioni preconfezionate, ma dispongo degli strumenti più adatti per orientarci nel viaggio dentro di te. Insieme possiamo ripercorrere strade già viste ma con occhi rinnovati, oppure tracciarne di nuove, passo dopo passo.
ART
Non ho soluzioni preconfezionate, ma dispongo degli strumenti più adatti per orientarci nel viaggio dentro di te. Insieme possiamo ripercorrere strade già viste ma con occhi rinnovati, oppure tracciarne di nuove, passo dopo passo.
Dott. Fabio Tamburini
La mia grande passione per l’arte fotografica e teatrale legata, per inerzia, alle infinite sfaccettature del processo artistico e sommata alla considerazione degli aspetti storici e contestuali dell’esistenza di ognuno di noi, mi conduce inevitabilmente a un solo quesito: in che modo una storia che ammala può essere trasformata in una storia che cura?
Quando uno dei miei maestri ha espresso questa domanda ad alta voce, io l’ho fatta mia: ho da subito avvertito il bisogno di comprendere in che modo fosse possibile. Mi è risuonata in mente per parecchio tempo e tutt’ora sento questo richiamo di incoraggiamento a comporre insieme al paziente il percorso per creare una storia che cura, in evoluzione continua, in maniera progressiva e graduale.
Solo dopo aver scavato in profondità tra i miei interessi artistici uniti alla passione per la continua ricerca e la promozione del benessere individuale e collettivo, sono riuscito a comprendere come una storia che ammala possa essere tramutata in una storia che cura. E si tratta proprio del mio lavoro.
Da oltre quindici anni mi prendo cura, con impegno e dedizione, delle dinamiche che riguardano il disagio esistenziale che può accompagnare alcune fasi del nostro ciclo vitale, come il malessere adolescenziale, la difficoltà a gestire le emozioni, la gestione delle dipendenze, ma anche difficoltà individuali, di coppia o familiari, o di eventi traumatici ancora più specifici.
Inoltre, presto particolare attenzione al senso di appartenenza sociale, con un occhio di riguardo per la modulazione e l’adattamento del sentimento di identità di chi emigra.
Formazione
Il mio amore per l’arte e per la cura della persona è stato il filo rosso che ho intrecciato con le mie mani e che mi ha portato a conseguire la Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza e a proseguire gli studi con il Master in Arti Terapie ad Orientamento Psicofisiologico Integrato del Prof. Vezio Ruggieri presso l’Aepcis di Roma che mi ha dato la possibilità di indagare anche le potenzialità pedagogiche, riabilitative e trasformative dell’arte in contesti sia terapeutici che formativi.
La mia curiosità e il mio vivo desiderio di approfondimento mi hanno ispirato ad intraprendere un percorso di specializzazione in Psicoterapia presso la scuola EtnoPsi di Roma diretta dal Prof. Natale Losi, studi che accostano elementi propri dell’approccio sistemico-relazionale ad una specifica attenzione per gli aspetti culturali che entrano in gioco negli stati di sofferenza psicologica legati, ad esempio, alla modulazione del sentimento di identità di chi emigra.
